Un nuovo look per Enel Energia

Il lancio della nuova brand identity si traduce in un miglioramento della user experience

In linea con la nuova identità di Enel lanciata nel 2016, i contenuti sono organizzati in modo da essere completamente fruibili, in puro stile “Open Power” vogliono garantire un’esperienza aperta. Grazie a un meticoloso lavoro di semplificazione e sintesi, ora le informazioni sono chiare e reperibili in pochi clic. In questo modo la lettura delle pagine, dalla home ad ogni copertina di sezione, diventa fluida e funzionale in corrispondenza con le esigenze delle persone che navigano il sito.

Services provided: Website restyling, Digital brand identity, Communication strategy, UX design, UI design, Navigation architecture, Front end development, Photo shooting.

Un nuovo sistema di navigazione

Per rendere più semplice e immediata la consultazione delle sezioni l’architettura dell’iperteso è stata completamente rivista in un’ottica di fruizione semplificata: un nuovo menù guida e accompagna l’utente esattamente dove vuole andare.

Identità significa personalità

Tutto doveva comunicare il cambiamento di look, le immagini dovevano essere funzionali e riconducibili alla nuova identità del sito: per questo i contenuti visivi sono frutto di uno shooting fatto ad hoc, dove ogni ambientazione rappresentata dimostra coerenza e continuità con gli altri elementi.

Versioni mobile e tablet migliorate

Pensare in ottica mobile first ha permesso di realizzare un sito basato su tecniche di responsività avanzata, per non dare limiti di navigazione su nessun device.

Versatile anche nella gestione

Oltre a curare un front-end moderno e funzionale, un progetto deve essere anche flessibile e gestibile dal punto di vista editoriale: questo sito è la prova concreta di come due layout diversi, creati con lo stesso CMS, possano rendere davvero solido uno strumento pensato per assolvere alle esigenze dell’azienda e dei suoi clienti.

“Oggetti come i Google Glass e giochi come Pokémon Go sono progettati per cancellare la distinzione tra online e offline, fondendoli in un’unica realtà aumentata.”