Moirai
La sinestesia tra suono e visione diventano la chiave per far rivivere miti antichi.
Il progetto Moirai vuole creare un immaginario che affonda le sue radici nella matematica e nel mito, domini che in più momenti della storia si toccano e convivono. Il fine ultimo è quello di creare live performances e installazioni, dal forte contenuto tecnologico, capaci di raccontare grazie a suggestioni audio-visive, miti del passato e stimolare una riflessione su temi quali: destino, divinità e libero arbitrio. Al centro della narrazione c’è l’uomo.
L’installazione-performance
Le tre muse emergono dal buio grazie a fasci di luce, sono immerse tra i fili che simboleggiano la vita, i fili sono visibili solo quando illuminati.
La luce è costituita da moiré pattern, il risultato è un’ambiente cinetico che avvolge le muse e che, in concomitanza con l’audio, produce un’esperienza eterea.
L’idea
L’idea del progetto Moirai nasce durante una ricerca in ambito matematico sui Moiré pattern, dal mondo della matematica sono emerse le tre Moire, in greco antico Môirai, assimilate anche alle Parche romane. Sono figure appartenenti alla mitologia greca erano la personificazione del destino ineluttabile. Il loro compito era tessere il filo del fato di ogni uomo, svolgerlo ed infine reciderlo segnandone la morte. Il cerchio si chiude con il coding realizzato in Processing.
Credits
Art direction & Regia: Giuseppe Guariniello
Musical Composition & Production: Tess Amodeo-vickery
Musicians: Tess Amodeo-vickery (Vocals), Ambra Chiara Michelangeli (Viola), Micol Picchioni (Harp)
Sound engineers: Francesco Ornielli, Umberto Smerilli
Camera: Marco De Giorgi, Lorenzo Bruno
Hair & mu: Alice Gentili
Clothing: Livia Risi
Photographer: Ivan Selloni
Related topics: audio-video, Immersive installation, Installation design, Installations, Performance audiovideo, Visual art