“La luce è una sostanza potente. Abbiamo una connessione primordiale con essa. Ma, per qualcosa di così potente, le situazioni per sentire la sua presenza sono fragili.”

— James Turrell

I Need Darkness

Ind - I Need Darkness è un progetto multimediale che nasce dalla fusione tra lo spazio reale, occultato dal buio imperante, e lo spazio ideale, rappresentato dalle sollecitazioni audiovisive che portano lo spettatore ad un livello di percezione quasi onirico. Ind nasce nel 2010 da un idea di Giuseppe Guariniello. Sotto il nome Ind possono essere raggruppate una serie di performances ed installazioni realizzate per festival ed istituzioni culturali quali: EXPO - Padiglione Italia (2015), 2025 Festival (2015), This is Rome Festival (2013), Oddstream Festival (2011), Planetario e Museo Astronomico di Roma (2012), Kaleidoscope Festival - Castel Sant’Elmo Napoli (2010). I lavori Ind possono essere suddivisi in due gruppi di opere: Field Test e Multidimensional Space.

This is Rome Festival 2013 - Ex Gil Roma

2025 Festival - Ex Cartiera Latina Roma

Field Test I-V

Aristotele considera il Cosmo come quinto elemento (etere o quintessenza), in un secondo momento la ricerca Ind oltre che sulla struttura del Cosmo si concentra sui 4 elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco.

In questa seconda fase Ind ha prodotto dal 2012 al 2015 la serie di audiovideo performance e installazioni interattive “Field Test” che vengono prodotte grazie ad una ricerca di footage audiovisivi dagli anni 20 ai 50 e con la creazione di software che permettono la generazione di immagini a partire dal codice.

Live Performers Meeting 2012 - Roma

Planetario e Museo Astronomico 2012 - Roma

Planetario e Museo Astronomico 2012 - Roma

Multidimensional Space

Le prime performances Ind sono state sviluppate sul rapporto uomo/universo, utilizzando come fonte d’ispirazione le teorie degli spazi multidimensionali, delle stringhe e delle extradimensioni (Calabi-Yau). I lavori prodotti tra il 2010 e il 2012, anni delle esibizioni a Castel Sant’Elmo di Napoli e al Planetario e Museo Astronomico di Roma, vivono in un’immaginario astratto fatto di galassie, particelle subatomiche e strutture matematiche.